Assenso reale e scienze profane

Davide Brighi

Il contributo di John Henry Newman ad una rinnovata ragione teologica
Davide Brighi

La cultura·occidentale è segnata da una tensione di fondo tra l’anima dell’oralità e quella della scrit­tura: non è facile esporre con equilibrio la fede in questo contesto. Attraverso due strade convergenti è possibile mostrare quali criteri guidassero Newman di fronte a queste due pieghe della razionalità mo­derna. Da una parte l’esigenza di scientificità della teologia, dall’altra la risc::operta della dimensione retorica come alternativa alla dialettica sono aspetti che illuminano la sua idea di sapere universale e quindi anche l’impostazione del rapporto tra la teo­logia e le scienze nell’era moderna.
Da questa ricerca emerge come per Newman la re­ligione cristiana e quindi anche la teologia siano per natura segnate dal personalismo e da una apertura alle realtà secolari. Queste due caratteristiche con­sentono di affermare con chiarezza la propria identi­tà mediante la dimensione scritta del dogma senza tuttavia tradire la profonda radice orale della rivela­zione. La teologia all’interno del! ‘università ideale di Newman è una disciplina che sa trarre beneficio dal dialogo interdisciplinare senza tradire la sua vocazione ecclesiale, ma traendo proprio dal!’ auto­rità del magistero un elemento importante della propria identità.
Partendo dall’opera newmaniana The Idea of a University in questo studio di teologia fondamentale si compie una analisi del rapporto tra teologia e scienze.


DAVIDE BRJGHI, 
nato nel 1972 a Forlì (Italia), presbi­tero della Diocesi di Forlì-Bertinoro dal 2001 è laureato in Scienze dell’Informazione (1996) presso l’Università di Bologna e ha conseguito con questa tesi il Dottorato in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma.