“La Evangelii Gaudium e la Pastorale”
Papa Francesco, con la parola e con l’esempio, sta autorevolmente aiutando la Chiesa a proseguire con decisione e coraggio nel cammino di “conversione pastorale”. Affievolendosi l’annuncio del Vangelo è rimasta, per molti, la sacramentalizzazione, vale a dire la celebrazione dei sacramenti, vissuti come tradizione, ma con poca incidenza nella vita.
A questo va aggiunto il processo di secolarizzazione, di scristianizzazione, di relativismo, di indifferenza o di opposizione al Vangelo, come Papa Francesco evidenzia nella Lettera Apostolica, Misericordia et Misera: “Dio stesso rimane oggi uno sconosciuto per molti; ciò rappresenta la più grande povertà e il maggior ostacolo al riconoscimento della dignità inviolabile della vita umana” (MM 18).Il nostro tempo è drammatico e insieme affascinante. Mentre da un lato gli uomini sembrano rincorrere la prosperità materiale e immergersi sempre più nel materialismo consumistico, dall’altro manifestano l’angosciosa ricerca di significato, il bisogno di interiorità, della dimensione spirituale della vita come antidoto alla disumanizzazione (cfr. Redemptoris Missio 38).
La Chiesa ha un immenso patrimonio spirituale da offrire all’umanità annunciando Cristo che è «la via, la verità e la vita» (Gv 14,6).
La fase di delicato cambiamento culturale, che la società sta attraversando, richiede un supplemento di fiducia e di audacia missionaria.
Fiducia nella parola di Gesù: “Andate in tutto il mondo e proclamate il vangelo a ogni creatura” (Mc 16,15) e audacia missionaria sull’esempio dell’apostolo Paolo “Guai a me se non annuncio il Vangelo!” (1Cor 9,16).
Papa Francesco a questo ci invita e ci sollecita.
Una pastorale tesa unicamente alla conservazione della fede e alla cura della comunità cristiana non basta più.
È necessaria una pastorale missionaria, che annunci nuovamente il Vangelo, ne sostenga la trasmissione di generazione in generazione, vada incontro agli uomini e alle donne del nostro tempo testimoniando che oggi è possibile, bello, buono e giusto vivere l’esistenza umana conformemente al Vangelo e, nel nome del Vangelo, contribuire a rendere nuova l’intera società.
Mons. Lorenzo Ghizzoni, mercoledì 25 ottobre presso l’Aula Magna dell’Istituto in via Lunga, 47 terrà la Prolusione del nuovo anno accademico, aiutandoci a leggerel’esortazione “Evangelii gaudium” a tre anni dalla sua promulgazione.