L’amor che move il sole e le altre stelle
Carlo Sartoni
Abbiamo disturbato Dante e il suo XXXIII Cantico del Paradiso per dare il titolo a questa raccolta delle 8 lezioni della Scuola di Formazione Teologica diocesana di Imola di quest’anno. A queste ne ho aggiunte altre 2 che non abbiamo trattato in presenza. Se nell’anno della misericordia molte sono state le pubblicazioni sulla misericordia di Gesù nei vangeli e nel Nuovo Testamento, molto rare sono state le opere (cf l’opera del cardinale Walter Kasper) che affrontano un cammino di riflessione su Dio onnipotente nell’amore e nel perdono a partire dal Primo Testamento. I dieci capitoli, di facile lettura, affrontano temi del Primo Testamento letti sempre alla luce della pienezza della rivelazione portata da Gesù. Agostino utilizzò una efficace frase: “Il Nuovo si nasconde nell’Antico e l’Antico diventa chiaro nel Nuovo”. Recuperare la categoria della misericordia significa recuperare l’ idea giusta di Dio Padre. È un testo messo a disposizione perché si cresca nell’amore verso Dio Padre e verso i fratelli. Il testo affronta, tra gli altri, anche un tema poco conosciuto: il “rib”. È il sistema giuridico ebraico che non vuole la condanna del reo ma opera di tutto per salvarlo. È ciò che nei vangeli della passione applica Gesù per salvare anche Giuda, Pilato e i capi del popolo che lo vogliono condannare.