“ragione umana tra scienze dure e teologia”.
La presente iniziativa prosegue la serie di convegni annuali organizzati dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose S. Apollinare, che dopo aver affrontato i temi del “ruolo femminile nelle religioni monoteiste” e dei “dinamismi nella formazione religiosa” si dedica quest’anno alla “ragione umana tra scienze dure e teologia”.
Cuore della serata saranno due interventi tenuti da relatori invitati dall’Istituto.
La prima relazione sarà svolta dal prof. Giandomenico Boffi, (docente di matematica presso la Libera Università degli Studi per l’Innovazione e le Organizzazioni (LUSPIO) di Roma. Ha insegnato in istituzioni italiane e straniere e ha ricoperto posti di ruolo in università di Roma, Napoli, Trieste e Pescara.
La sua produzione scientifica, in collaborazione con studiosi italiani e stranieri, si colloca nell’ambito della matematica pura, applicata e computazionale, con approcci di natura algebrica e geometrica . S’interessa altresì di didattica della matematica e delle interazioni tra matematica e cultura e tra scienza e società) e avrà per oggetto la natura della razionalità umana, cercando di definirne le forme, le possibilità e i limiti, con una specifica attenzione per la razionalità delle cosiddette
“scienze dure”.Con questa locuzione, traduzione dell’inglese hard sciences, che va diffondendosi nel mondo anglosassone, si usa indicare le scienze fisico-matematiche, che si distinguono per il particolare rigore del metodo, del linguaggio, e per la precisione dei risultati.
Il prof. Giuseppe Lorizio, (professore ordinario di Teologia fondamentale presso la Facoltà di Teologia della Pontificia Università Lateranense, ove svolge anche la funzione di direttore dell’area internazionale di ricerca su problemi di teologia fondamentale in prospettiva ecumenica. E’ docente anche presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Ecclesia Mater”, di cui è Preside.. È membro del Comitato scientifico della Rivista rosminiana di filosofia e di cultura e della rivista Lateranum, di cui è direttore. È membro del Comitato nazionale per gli studi superiori di Teologia e di Scienze Religiose della Conferenza Episcopale Italiana. L’intrecciarsi e il rincorrersi della ricerca filosofica e del sapere della fede costituiscono l’orizzonte della sua esperienza di ricerca, espressa in numerosi lavori. In questa prospettiva da anni è impegnato nello studio della genesi del pensiero rosminiano) parlerà dello statuto epistemologico della teologia, cercando di definire, dunque , in quali termini la teologia possa definirsi una “scienza”. Tale questione costituisce una premessa fondamentale per capire come il pensiero religioso non solo possa essere compatibile con una visione scientifica del mondo, ma anche possa entrare in dialogo con i risultati delle scienze.